Sostenibilità


Populus Tower a Denver, Colorado: innovazione architettonica e biofilia

Progettazione architettonica di Studio Gang, interior design di  Wildman Chalmers Design e Fowler Architecture and Design, progettazione biofilica Superbloom


La Populus Tower, appena completata e progettata dallo studio di architettura Studio Gang, ha ufficialmente aperto i battenti nel centro di Denver, Colorado. Con la sua architettura eco-consapevole e la facciata ispirata alla natura, Populus è un progetto che integra innovazione architettonica e principi di progettazione biofilica. L'hotel, da 265 camere, mira a riconnettere gli ospiti con la natura nel cuore della città...

Il design di Studio Gang per Populus trae ispirazione direttamente dagli alberi di pioppo tremulo del Colorado, che fungono da simbolo ricorrente della bellezza naturale dello stato...

Le finestre svolgono anche un ruolo funzionale. Sono progettate per ottimizzare l'efficienza energetica riducendo l'apporto solare tramite "coperchi" che si estendono verso l'esterno e che ombreggiano l'interno. L'uso ponderato di materiali e forme contribuisce alla capacità di Populus di funzionare bene nelle diverse condizioni climatiche di Denver...

Inoltre, il progetto supporta attivamente la tutela ambientale. Per ogni notte trascorsa in hotel, viene piantato un albero, creando un impatto diretto sull'ambiente...


Foto di Jason O’Rear


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Scorpios Bodrum, un mix armonioso di elementi tradizionali e moderni. 

Architectural Design Studio, Geomim - Interior Design, StudioMacBride


Ai margini della costa sud-occidentale della Turchia, un luogo di ritrovo che si basa sul concetto dell'antica agorà greca emerge dalla penisola simile a un miraggio. 

Scorpios Bodrum nasce dall'idea di creare un retreat lussuoso che racchiudesse la bellezza naturale e il patrimonio culturale di Bodrum. Il concetto è stato sviluppato da Geomim attraverso una profonda analisi e comprensione del contesto locale, mirando a fondere l'architettura tradizionale con il lusso moderno. Ispirato dal fascino dei villaggi dell'Egeo, il progetto è stato concepito per riflettere l'autenticità locale incorporando al contempo standard internazionali di raffinatezza. Il processo di progettazione ha enfatizzato la sostenibilità, utilizzando materiali di provenienza locale e integrandosi perfettamente con il paesaggio naturale. Questo approccio ha garantito un equilibrio armonioso tra natura, architettura e interazione umana, dando vita a un rifugio innovativo e immersivo.


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Iniala Beach House, design e sostenibilità (già dal 2014)


Iniala Beach House è composta da tre ville (ognuna con tre suite) e una spettacolare suite-attico. La residenza è un capolavoro di design che fonde l'architettura tradizionale tailandese con forme organiche e contemporanee. I designer, di fama mondiale, delle ville includono The Campana Brothers brasiliani, A-cero spagnoli, Joseph Walsh irlandese, Mark Brazier-Jones neozelandese, Graham Lamb britannico e Eggarat Wongcharit tailandese. 

Ogni camera da letto e spazio abitativo è unico, completamente diverso dagli altri. 

La Beach House dispone di 10 camere da letto distribuite in 3 ville singole e uno spettacolare attico. Ogni camera da letto e ogni spazio abitativo è una sorpresa diversa, un'espressione unica dei maestri del design contemporaneo provenienti da tutto il mondo.


La Collectors Villa è la villa più stravagante di Iniala ed è di una bellezza unica, ogni camera è un'offerta a sorpresa, caratterizzata da un proprio design. La villa è un compendio di importanti elementi contemporanei, tra cui notevoli opere dei fratelli Campana del Brasile. La ceramica adorna le pareti e i pilastri degli spazi comuni nel cuore della villa, mentre madreperla e bronzo luccicano sulle pareti della spa e il cinema privato da 22 posti all'interno è un classico Campana. 

Le camere da letto della Collectors Villa sono individuali ed eclettiche come gli artisti che le hanno concepite. Elegante e solare dallo spagnolo Jaime Hayon; una sinfonia di legno di frassino e pietra dell'irlandese Joseph Walsh; e un boudoir audace e sensuale del neozelandese Mark Brazier-Jones.


Le aree comuni sono progettate dai fratelli Campana. Entrando nella villa, gli ospiti imboccano un corridoio con colonne che circondano una tranquilla piscina. Ci sono volute più di 600 ore per costruire queste colonne e sono ricoperte da migliaia di tazze da tè, piattini e piatti tailandesi blu e bianchi. Questo tema prosegue nella zona soggiorno, in cui tutte e quattro le pareti sono rivestite in ceramica. Un enorme divano circolare a stella marina di design italiano è il fulcro del soggiorno, con sedie circostanti abbinate che giocano con il tessuto. Il soffitto è intrecciato in modo intricato, una tecnica tipicamente utilizzata nella costruzione tailandese. Le pareti rivestite in tradizionale porcellana tailandese blu e bianca contrastano con il riflesso della luce dorata naturale ombreggiata da stuoie di paglia intrecciata che coprono il soffitto.


L'unico cinema di Iniala si trova nella Villa del Collezionista e vanta ampi divani “pelosi” verde giungla disegnati dai fratelli Campana. Il cinema può ospitare fino a 18 persone e le pareti sono rivestite con vera pelle di cocco. L'ampio schermo cinematografico e l'audio surround garantiscono agli ospiti un'autentica esperienza cinematografica. Il design del cinema è stato ispirato dalla giungla tailandese, con i divani verdi che ricordano i colori lussureggianti della giungla e le pareti di cocco che rendono omaggio a una delle noci più deliziose della Thailandia.

Ispirata all'interno di una conchiglia, la spa della Villa del Collezionista è composta da pareti, pavimenti e soffitto rivestiti in madreperla, mentre la finestra a tutt'altezza si affaccia su un giardino Zen. Scaffalature e specchi in bronzo creano uno spazio lussureggiante ma rilassante, dotato di due lettini massaggio.


La Owner's Suite, progettata da Jaime Hayon, è luminosa e accogliente. Originariamente occupata da Mark Weingard, proprietario della casa che fu il punto di partenza di Iniala, la suite ha un'atmosfera "da spiaggia" ma elegante, con pavimenti in legno invecchiato in stile provenzale e un alto soffitto ad arco. Il bagno vanta una vasca free- standing e marmo di Carrera ovunque. Il design della suite è stato ispirato dalla spiaggia, con i colori predominanti: verde per la natura, bianco per la luce che si riversa nella suite e oro per il sole.


La Sala, progettata da A-cero, è un cubo di vetro che si estende sopra la piscina. La Sala può ospitare fino a 20 persone con un lungo tavolo da pranzo in legno come punto focale. Il cubo aperto si protende sulla spiaggia, offrendo una vista ininterrotta sulla spiaggia di Natai e sul Mare delle Andamane.


La Carpenter's Chamber, progettata da Joseph Walsh, è composta da mobili unici e impossibili da riprodurre disegnati da Walsh, che utilizza una tecnica per modellare il legno di frassino tagliandolo estremamente sottile e poi levigandolo in modo complesso. Il letto sembra fatto di nastri di legno, con la stessa tecnica utilizzata anche per il divano e la scrivania nello studio circondato da vetro. Un grande arazzo digitale incornicia il letto insieme a un soffitto cavernoso che sottolinea l'altezza e la curvatura del letto. Il soggiorno vanta un tavolino in pietra, è la prima volta in cui Walsh ha utilizzato materiale lapideo per progettare un mobile. Una grande scrivania in resina poggia sulla struttura in legno, il tutto combinandosi nella suite con una varietà senza precedenti di texture e materiali unici.


Il Boudoir è stato progettato da Mark Brazier-Jones ed è barocco e gotico. Il Boudoir è una completa sorpresa per gli ospiti, i suoi colori scuri e lo stile sensuale sembrano più tipici di un maestoso maniero o di una gloriosa casa di campagna che di una casa al mare. La camera è stravagante e lussuosa, con ricchi mobili dai colori brillanti e dettagli affascinanti, dalle docce e vasche progettate da Drummonds, allo scintillante mobiletto in cristallo che funge da ingresso al bagno.


Una galleria d’arte aperta al pubblico promuove la cultura e la creatività artigianale locale di Phuket, aprendo i suoi spazi ad artisti emergenti thailandesi. Ma la vocazione al sociale del resort, che nasce anche per  rispondere allo tsunami del 2004, si concrettizza soprattutto nel devolvere il 15 per cento degli introiti a progetti educativi, di difesa della salute e di promozione della sostenibilità sia in Thailandia che in Indonesia.a


Gundari Resort, una tavolozza composta interamente da materiali e colori naturali delle Cicladi


Situato a Folegandros, in Grecia, il Gundari Resort, progettato da Block722, è stato concepito per essere in armonia e equilibrio con il suo ambiente prezioso e incontaminato. 


Una fuga contemplativa nella bellezza naturale del Mar Egeo

La piccola isola dell'Egeo è rappresentativa della bellezza naturale del suo arcipelago, definito da spettacolari colline rocciose, bassa vegetazione mediterranea e infinito orizzonte blu del mare che la rendono la perfetta fuga contemplativa. Gundari è stato ideato per fondersi perfettamente in questo contesto, non solo nella sua manifestazione fisica, come i volumi minimalisti e le scelte dei materiali, ma anche nella sua perfetta sincronizzazione e armonizzazione con lo stile di vita “slow” dell'isola, offrendo agli ospiti il ​​lusso del tempo, della consapevolezza e del relax.


L'input del cliente delineava un eco-resort, un complesso ricettivo che fosse pienamente in sintonia con l'ambiente circostante, con un'impronta leggera nel rispetto dello scenario incantato e del patrimonio culturale dell'isola delle Cicladi. In risposta, Block722, guidato dai fondatori Sotiris Tsergas e Katja Margaritoglou, ha immaginato un'architettura che unisse la tranquillità e il dolce senso di avventura che rende la vacanza perfetta. Allo stesso tempo, tutto è curato per attingere al linguaggio visivo e culturale dell’isola: dai colori utilizzati, che sono ispirati al mare circostante e agli affioramenti rocciosi, all’effetto ancorante dei materiali fino alla composizione complessiva, riferita alle formazioni storiche dei villaggi dell'Egeo.


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Ospitalità, Cultura, Arte, Sostenibilità

The Chedi Hegra apre le sue porte nel sito Patrimonio Mondiale UNESCO di AlUla

Incorniciato dalle iconiche formazioni rocciose di Hegra, The Chedi Hegra è un connubio tra immersione culturale e lusso raffinato.

Architettura e interni Studio Giò Forma


The Chedi Hegra apre ufficialmente le sue porte nel sito di Hegra, Patrimonio Mondiale UNESCO, invitando gli ospiti a sperimentare una fusione impareggiabile di storia, lusso e immersione culturale. Costruito sulle rovine della stazione ferroviaria di Hegra e immerso nell'antica città nabatea, circondato da numerosi altri siti storici, The Chedi Hegra promette un viaggio eccezionale che mette in contatto i viaggiatori con il ricco patrimonio culturale e l'incantevole bellezza di AlUla.

Hegra, situata nel nord-ovest dell'Arabia Saudita, risale al I secolo a.C. ed era un tempo un'importante città lungo la storica Via dell'Incenso. Il percorso ferroviario, costruito nel 1907 sotto la supervisione dell'ingegnere tedesco Heinrich Meissner, fungeva da importante collegamento da Medina a Damasco, facilitando il movimento di pellegrini e merci. Con 200.000 anni di storia umana e il suo notevole patrimonio, la regione di AlUla è un importante centro di scoperta culturale e storica. The Chedi Hegra conserva le strutture ferroviarie originali, fondendo alla perfezione il passato con una rilassante esperienza moderna.

L'architettura e gli interni di The Chedi Hegra, a cura dello studio milanese di design e architettura Giò Forma, armonizzano elementi storici e raffinatezza contemporanea, cogliendo il carattere unico di questa straordinaria location. Una caratteristica centrale dell'hotel è lo Shadow Canopy, noto come Lamellae, una struttura lunga 700 metri che unisce gli storici binari ferroviari al design moderno, creando uno spazio rilassante per la riflessione e l'esplorazione. Gli ospiti sono invitati a intraprendere un viaggio artistico in cui il paesaggio circostante funge da cornice per esperienze coinvolgenti. Collezioni d'arte curate, esposte tra l'altro in una galleria presso l'antica stazione ferroviaria di Hegra, metteranno in mostra manufatti storici. 

L'arte al The Chedi Hegra funge da ponte tra il passato e il presente, dando vita alla ricca storia di Hegra. La struttura offre agli ospiti un coinvolgente viaggio artistico nella storia della regione, creando uno spazio in cui cultura e design si fondono naturalmente. Una delle opere principali è Silent Witnesses of the Past di Monika Sosnowska, un'installazione suggestiva realizzata con binari d'acciaio riutilizzati della ferrovia di Hegra.


The Chedi Hegra dispone di 35 camere, suite e ville accuratamente restaurate, che offrono una vista notevole sul deserto circostante, compresa la necropoli di Hegra e le formazioni rocciose scolpite dalla natura. Il numero limitato di camere riflette l'impegno della struttura a preservare gli edifici originali: molte camere sono state ricavate da strutture esistenti in loco, incorporando muri in pietra originali e caratteristiche architettoniche storiche. Questo approccio mantiene l'integrità delle strutture originali, fondendo il loro fascino senza tempo con il lusso moderno. Gli ospiti possono godere di terrazze private, piscine e interni ispirati al ricco patrimonio dei Nabatei, in perfetta armonia con il paesaggio naturale circostante.

Cenare al The Chedi Hegra è un'esperienza in sé, fatta di proposte sofisticate che celebrano i sapori locali e internazionali. Prima Classe, il ristorante della struttura aperto tutto il giorno, è situato nella storica stazione ferroviaria e propone una cucina mediterranea realizzata con ingredienti di provenienza locale. La sera si trasforma nell'elegante Golden Hour Lounge, dove gli ospiti possono rilassarsi ammirando il tramonto nel deserto e osservando la locomotiva 964 restaurata, un modello originale 2-6-0, realizzato dalla Arnold Jung Lokomotivfabrik nel 1906. Questa rara locomotiva, che percorreva la rotta del Hajj fino agli anni '20, è stata sottoposta a un meticoloso processo di restauro durato un anno che ha richiesto oltre 15.000 ore di lavoro. 

Il benessere è al centro dell'esperienza di The Chedi Hegra. Attualmente è disponibile una villa dedicata con una piscina privata e strutture spa che offrono trattamenti firmati ispirati agli ingredienti naturali di AlUla, come datteri, rosmarino e moringa. Inoltre, nei prossimi mesi è prevista l'apertura di una spa e di un centro benessere di 1.200 metri quadrati ospitati in una storica villa in mattoni di fango, con saune, sale vapore e aree relax post-trattamento. Il Pool & Fitness Centre completerà l'offerta benessere con la più grande piscina all'aperto di Hegra, sale fitness e studi versatili per allenamenti personalizzati o lezioni di gruppo.



Buahan, a Banyan Tree Escape a Bali

Una struttura sostenibile che rispecchia l’architettura tradizionale balinese e indonesiana, utilizzando materiali naturali che si integrano perfettamente con l’ambiente circostante.

Il concetto “no doors, no walls” permette agli ospiti di immergersi nella natura balinese.

Un adult-resort composto da 16 ville uniche con piscine private e vista sulle sette cime di Bali nel cuore della giungla.

Una fattoria biologica di 2000 mq dove gli ospiti possono raccogliere piante locali che il ristorante utilizza come ingredienti per i suoi menu.


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Photo: Banyan Tree



Wellness Design Concetti

Le caratteristiche degli hotel sostenibili


Wellness Design Concetti

Architettura sostenibile


Six Senses Kanuhura, un nuovo Eden alle Maldive


Six Senses Kanuhura è una perla nascosta nell'arcipelago paradisiaco delle Maldive, un rifugio per eccellenza che combina perfettamente natura, benessere e lusso eco-responsabile.


Six Senses Kanuhura sorge su tre isole private, raggiungibili con un breve viaggio in idrovolante dall'aeroporto internazionale di Malé o un trasferimento in motoscafo.

Eleganza, comfort e ospitalità sono le parole d'ordine di questo luogo progettato per sublimare tutti i sensi e offrire un'esperienza retreat unica.


L'architettura è ispirata alla tradizione maldiviana e fonde sapientemente autenticità e modernità. Ogni villa è stata progettata per fondersi armoniosamente con l'ambiente naturale e offrendo viste ineguagliabili sull'oceano.


Le 91 ville fronte mare e sulla spiaggia di Six Senses Kanuhura offrono uno stile sofisticato e affascinante. Le abitazioni da una a tre camere da letto presentano spazi e opzioni flessibili per coppie, famiglie e gruppi numerosi.


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Photo: Six Senses Kanuhura



Accoglienza a emissioni zero: Studio Apostoli firma i Preistoriche Green Lodge

Studio Apostoli firma i green lodge di Terme Preistoriche, Otto suite immerse nella natura, realizzate con materiali naturali ed ecosostenibili e dotazioni wellness, per un’esperienza unica di soggiorno nel comprensorio di Montegrotto Terme. La costruzione dei volumi, palafitte in legno sostenute da 160 micropali, ha richiesto una mappatura accurata degli alberi secolari preesistenti, che sono stati rispettati e in alcuni casi compenetrano le architetture, diventando parte integrante del progetto.


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Testo e immagini cortesemente forniti da Studio Apostoli



Toh Kuyabeh, un nuovo concetto di boutique hotel

progetto DNA Barcelona Architects


Lo studio di architettura spagnolo DNA presenta Toh Kuyabeh, un nuovo concetto di boutique hotel olistico immerso nella natura rigogliosa di Tulum, con particolare attenzione all'armonia corpo-mente-anima, alla ricerca di un equilibrio tra l'architettura e l'ambiente circostante. Sviluppato per la comunità ecologica sostenibile Kuyabeh in Messico, il progetto trae ispirazione dall'uccello Toh, guidato dalle sue forme, piume e volo radiale per progettare una struttura dalla forma unica che abbraccia il terreno tropicale, offrendo viste uniche e senza precedenti sulla laguna e una distribuzione centrale senza eguali.

Il progetto dell'hotel nasce da tre volumi contenenti gli ambienti architettonici. Trentacinque stanze si collegano in una disposizione circolare sotto un tetto ondulato ispirato al volo degli uccelli, fornendo uno spettacolo visivo dei colori dei Toh e esaltando il movimento con i riflessi nell'acqua. Al centro, due livelli ospitano diversi servizi; il primo livello comprende una spa e sale riunioni, mentre il secondo ospita un ristorante e terrazze. Questa distribuzione di volumi straordinari non solo garantisce la privacy ma offre anche viste straordinarie da qualsiasi punto del resort.

Oltre al suo design unico, il progetto incorpora pratiche sostenibili, come l’integrazione di pannelli solari nei tetti per la generazione di energia rinnovabile, la raccolta dell’acqua piovana e il raggiungimento della ventilazione naturale attraverso efficienti sistemi di rivestimento e tetto. Inoltre, gli architetti hanno adottato un sistema costruttivo nativo, adattato alle tecniche tradizionali regionali, e un metodo di costruzione a secco, per massimizzare l'efficienza e le scelte bioarchitettoniche. L'utilizzo di materiali naturali e autoctoni riflette l’impegno del progetto verso la biocompatibilità e la sostenibilità. 


Testo e immagini cortesemente forniti da DNA Barcelona Architects



Natura e tecnologia per il benessere dei cittadini e la resilienza climatica

"Le società aperte hanno bisogno di spazi aperti": Al Urubah Park, via ai lavori


NasAl Urubah è il primo parco digitally-driven all'interno del programma Green Riyadh, in cui LAND ha implementato la sua esperienza come fautore di sviluppo sostenibile in conformità con la Saudi Vision 2030.

La rivoluzione sostenibile dell'Arabia Saudita fa un grande passo avanti. Sono iniziati i lavori ad Al Urubah Park: un parco di 75 ettari situato all'interno della griglia urbana nel centrale East side di Riyadh, progetto di LAND per la Commissione Reale per la Città di Riyadh. Questa innovativa infrastruttura verde-blu rappresenta un cambio di paradigma nella pianificazione urbana in condizioni estreme, favorendo il benessere dei cittadini e la resilienza climatica nella capitale del regno saudita.

Il Regno dell'Arabia Saudita sta inaugurando un approccio trasformativo allo sviluppo urbano, guidato dagli obiettivi ambiziosi delineati nella Saudi Vision 2030. Con un focus sull'efficienza governativa, la crescita economica e il benessere dei cittadini, la Commissione Reale per la Città di Riyadh ha lanciato il Programma Green Riyadh per creare spazi urbani vivaci e sostenibili per residenti e visitatori...


Testo e immagini cortesemente forniti da LAND

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Ospitalità, Sostenibilità, Design, Territorio, Cultura

Innit Lombok, design indonesiano in una natura meravigliosa


Nascosto nella pittoresca East Lombok, all'interno dell'appartata baia di Ekas, Innit Lombok è un rifugio per i viaggiatori che cercano una fuga coinvolgente e rigenerante. 

Circondato dalla bellezza della natura, Innit Lombok induce gli ospiti a trovare un senso di relax unico. Il resort offre accesso diretto a spiagge incontaminate. Le onde serene abbracciano la riva, mentre i tramonti spettacolari illuminano il cielo con un caleidoscopio di sfumature vibranti.

Architettura e interior design di Innit Lombok sono sapientemente curati da tre acclamati talenti indonesiani: Andra Matin, meglio conosciuta come Aang, insieme al duo visionario di Gregorius Yolodi, noto anche come Supie, e Maria Rosantina di d-associates. Insieme, danno vita a un'interpretazione moderna delle tradizionali case in stile lumbung di Lombok. 

Abbracciando l'essenza della vita all'aria aperta, gli spazi sono caratterizzati da mobili sapientemente realizzati da acclamati designer indonesiani, un uso abbondante di materiali naturali e un collegamento perfetto con i villaggi intorno a Ekas Buana, dove sorge il resort.


Foto Innit Lombok


Ospitalità, Territorio, Cultura

Otro Oaxaca: per i viaggiatori, non per i turisti

Interior design Carlos Couturier


Inaugurato ad agosto, Otro Hotel immerge i viaggiatori all'interno della città di Oaxaca (Messico) attraverso un'altra lente, innegabilmente e autenticamente locale. Situato di fronte alla Chiesa di San Domenico di Guzmán e alla sua piazza pedonale, l'hotel dalla strada sembrerebbe senza troppe pretese. Ma dietro la sua facciata storica si trova un complesso contemporaneo che estende la vitalità della piazza pubblica attraverso una serie di pittoreschi cortili, una vivace terrazza sul tetto e spazi culturali. Queste aree incoraggiano momenti di relax e socializzazzione tra visitatori e gente del posto, mentre le camere e una SPA sotterranea offrono ritiri sereni. Tutto ciò che attiene l'hotel è al 100% locale: il team, i materiali, l'intera produzione. È pensato per essere un luogo che i viaggiatori e la gente del posto possano vivere e apprezzare allo stesso modo.


Scalinate fluttuanti e giochi di ombre tremolanti definiscono gli spazi all'aperto, mentre gli interni, progettati da Carlos Couturier, mettono in mostra l'artigianato della regione. Tutto, dai mobili alla biancheria, è stato appositamente progettato e realizzato a mano da artigiani locali per Otro Oaxaca utilizzando materiali di provenienza regionale, creando un ambiente funzionale ma sofisticato.

La vivacità che si trova negli spazi comuni è giustapposta nelle 16 sistemazioni per gli ospiti, dove un senso di serenità e relax si instaura attraverso l'elegante semplicità. Tavoli in legno realizzati da falegnami locali appaiono accanto a morbide trapunte, tende in pelle e elementi in argilla fatti a mano negli atelier di Oaxaca. Offrendo l'opportunità di vivere completamente lo stile di Oaxaca vi sono una serie di suite a più piani, raggiungibili privatamente tramite un tranquillo cortile, con le proprie piscine e terrazze.


Per un senso di relax e intimità ancora più profondo, la SPA Otro Mundo, una delle poche in città, invita gli ospiti a scendere in "un altro mondo". Scendendo i gradini a pioli, il sole del patio luminoso svanisce lentamente per rivelare un'oscurità rilassante. Qui trova posto una piscina sotterranea unica che ricorda un “cenote”, accompagnata da un bagno turco, una cascata di ghiaccio e due cabine private per i trattamenti, il tutto ispirato all'antica saggezza locale.

Altri spazi accessibili al pubblico, tra cui la terrazza sul tetto, il ristorante al piano terra e uno spazio di ritrovo chiamato The Búnker, uniscono gente del posto e viaggiatori con esperienze gastronomiche e scambi culturali. 

Data la notorietà della cucina di Oaxaca, il menu dello chef Saúl Carranza al ristorante sorprende sicuramente i commensali nel miglior modo possibile. Con meno attenzione alla tradizione e maggiore enfasi su sapore, freschezza e consistenze inaspettate, i suoi piatti, tutti creati con ingredienti locali, possono essere gustati nel patio al piano terra e sul grande tavolo comune sul tetto, dove Saúl e la sua squadra cucinano su una griglia in vista all'aperto. Il Búnker, adiacente al patio principale dell'hotel, offre l'ambiente perfetto per co-working e incontri e ospita anche proiezioni, spettacoli e altri incontri sociali, rafforzando i legami di Otro Oaxaca con la comunità locale.


Testo e immagini sono cortesia di Grupo Habita

Foto © Sergio López


Sostenibilità e Green,

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Ospitalità, Trend, Lusso, Tende

AlUla Banyan Tree, sostenibilità nel deserto arabo

progetto AW²


Il resort dista 15 km dal primo sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO del Regno, Hegra, e il suo design, opera di AW², integra e risponde alle ambizioni dell'Arabia Saudita per il futuro di AlUla e all'esclusiva ambientazione desertica del resort tra formazioni rocciose e antichi siti storici. Il progetto dà la priorità alla conservazione della bellezza naturale e del ricco patrimonio del sito, rispondendo al contempo agli obiettivi turistici, culturali ed economici a lungo termine della nazione araba per la regione.


Un tocco leggero con strutture sostenibili simili a tende proteggono il deserto di AlUla. Il resort dispone di 47 nuove suite tendate con dimensioni variabili da una a tre camere da letto. Le aree comuni includono due ristoranti gourmet e una spa di lusso. La caratteristica piscina si trova in una fessura naturale tra le rocce, che ricorda gli Uadi* che appaiono ai piedi delle scogliere durante i periodi di pioggia.

*( ndr - canalone in cui scorre un corso d'acqua a carattere non perenne)


AW² ha adottato per il design un approccio rispettoso dell'ambiente e leggero che mira a fondere il resort con lo scenario naturale della valle di Ashar. Ogni suite è composta da una semplice pedana e da una solida struttura che evoca le rocce vicine. Sono state utilizzate varie tele color sabbia per creare una ventilazione naturale tra il tetto e la tenda, oltre che per fornire protezione dal sole. Questo design su tre livelli crea linee morbide nel tetto che fondono l'architettura con il paesaggio esistente.

Varie tele color sabbia e intonaci in terracotta sono stati scelti con cura per fondersi con l'ambiente circostante, l'architettura è progettata come un paesaggio. Le facciate della spa sono state realizzate utilizzando sabbia compatta, la variazione delle linee orizzontali di sabbia colorata si abbina alle formazioni rocciose sullo sfondo.


Come in tutti i progetti AW², il team si è concentrato sull'esperienza dell'ospite. Un fattore chiave che andava affrontato era l'ampia scala del sito e il design è stato attentamente studiato per garantire che gli ospiti non si sentissero sopraffatti, pur continuando a godere di panorami spettacolari. Privacy e riparo, quindi, vanno di pari passo nel resort, creando un ambiente intimo in cui i panorami sono incorniciati individualmente.


Interni su misura in cui temi nomadi nabatei vengono combinati con lusso internazionale; il design degli interni è un'interpretazione moderna dello stile di vita beduino. In tutto il resort, gli spazi sono progettati con motivi ispirati alle tribù arabe nomadi nabatee e motivi tradizionali, evocando il ricco patrimonio culturale di Ashar. I colori del deserto si riflettono nella tavolozza cromatica utilizzata in tutto il design.


AW² ha utilizzato l'approccio adottato per l'architettura anche per il design degli interni. Gli spazi sono progettati per creare un'atmosfera indoor-outdoor, per aiutare gli ospiti a sentirsi in stretto contatto con la natura. Le terrazze iniziano e si estendono dagli spazi interni con la copertura della tenda di tela al di sopra.

Il design dei mobili su misura esprime un senso di cultura nomade e motivi ispirati ai nabatei e linee tradizionali sono utilizzate ovunque, evocando il ricco patrimonio culturale di Ashar. Gli spazi riflettono uno stile moderno ed elegante in tutto il resort combinando una ricca esperienza locale con i più alti standard internazionali di lusso nel design dell'ospitalità


Sostenere la natura riducendo al minimo l'impronta del resort, così per enfatizzare l'approccio delicato nello sviluppo del vasto sito, i percorsi e le passerelle sono stati progettati come sentieri nella sabbia. Gli ospiti viaggiano attraverso un paesaggio di dune di sabbia facilitando il loro avvicinamento alla natura. In questo modo, l'impatto della struttura è ridotto al minimo e l'habitat naturale del sito viene preservato. L'uso di risorse locali, artigianato e minerali riduce ulteriormente l'impronta di carbonio del progetto.

Le piante locali sono state implementate per tutto il resort, una scelta di design sostenibile incentrata sulle specie endemiche originarie del clima desertico. Gli architetti hanno utilizzato tecniche di raccolta dell'acqua per condurre quella piovana verso giardini con micro bacini per sostenere la vita vegetale del sito. I giardini forniscono anche protezione dalle inondazioni durante i mesi di forti precipitazioni quando nella regione possono verificarsi improvvise e rapide inondazioni.


Hospitality, Green, Sostenibilità

Ancora oggi - aprile 2023 - si legge sui diversi siti, media e social: NUOVI(?) MODERNI(?) Concetti e Concept basati su Green e Sostenibilità per l'Hospitality.


Ma come tutti i progettisti e i professionisti esperti sanno e insegnano

a) dal 2010 esiste la Certificazione LEED®, un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e concerne tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione. LEED promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' ECOLOGICA DEGLI INTERNI, I MATERIALI E LE RISORSE IMPIEGATI, il progetto e la scelta del sito.


b) DAL 2014, per analizzare come progettare un edificio che non solo sia sostenibile per l’ambiente ma che abbia dei risvolti positivi sul benessere delle persone che ci vivono all’interno, è stata realizzata la Certificazione WELL (Well Building Standard™) che, come suggerisce la stessa parola, mira a definire le condizioni per “star bene” in un edificio. Grazie all’esperienza derivante dalla definizione dello standard che sta alla base della certificazione LEED, IWBI (International Well Building Institute™) ha definito anche lo standard che sta alla base della Certificazione Well. Sono emerse 10 aree su cui intervenire per migliorare il benessere degli occupanti un edificio. Le aree riguardano tutto ciò che ha a che fare con l’ARIA RESPIRATA NEGLI AMBIENTI, L'ACQUA, IL CIBO, LA LUCE, IL MOVIMENTO FISICO, IL COMFORT, LA PSICHE.


Si pensi poi che NEL 2020 Bill Bensley, noto architetto e designer che nella sua carriera ha progettato oltre 200 hotel, sul suo sito internet ha postato un sintetico libretto sulla sostenibilità, il White Paper "SENSIBLE SUSTAINABILITY SOLUTIONS", scritto sulla base delle esperienze professionali degli ULTIMI 30 ANNI... Il White Pater in versione .pdf è scaricabile gratuitamente e vuol essere un invito all'agire secondo criteri “sostenibili”...

“If we design a hotel for everyone, it will appeal to no one.”

(“Se progettiamo un hotel per tutti, non piacerà a nessuno.”)

Bill Bensley

https://www.bensley.com/media/sensible-sustainable-solutions/


Wellness Design Settembre 2022, Speciale Ospitalità e Sostenibilità 


Sostenibilità oggi, Architettura eco-sostenibile, I requisiti di una struttura sostenibile, I manager dell'ospitalità e la responsabilità ecoambientale, Turismo sostenibile, Sostenibilità: cosa e come comunicarla, Neuroarchitettura, Il design biofilico, Illuminazione naturale e benessere...


DNA Barcelona Architects, El Nido, grandi progetti sostenibili per l'ospitalità,

Alila Maldive, certificazione earthcheck, 

Kengo Kuma, 1 Hotel Paris, 

Snøhetta, Svart Hotel, architettura e ecoturimo, 

Giancarlo Marzorati, Energy Spring Park Monza,

Elsa Sanfilippo, Aquasuite, 

Gaia Colombi, psicologia dell'olfatto...


Sfoglia lo Speciale


Immagini DNA Barcelona Architects


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